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Giusy Zaccagnini

Radici

Radicato a terra, l’albero si nutre attraverso le sue braccia sotterranee e danza leggero e forte con la sua chioma.

La voce affronta le intemperie del cuore mentre le sue radici le ricordano sempre chi è.

E la alimentano per tutta la vita.

 

Un breve viaggio nella tradizione americana, portoghese, irlandese e italiana prima delle mie canzoni, un disvelare le origini per provare a respirare insieme.

Abruzzese d'origine si trasferisce a Roma all'età di 18 anni e sceglie il teatro. A 24 anni si diploma in Scienze dello Spettacolo con una tesi sulle lezioni francesi del regista polacco Jerzy Grotowski; e di seguito ottiene la laurea specialistica con una tesi sulla drammaturga inglese Sarah Kane. In questo periodo è attrice della compagnia di ricerca Teatro Internato e partecipa a molti laboratori e seminari teatrali tenuti da diversi esponenti del teatro italiano e internazionale. Tuttavia i desideri tornano a rivolgersi alla sua grande passione dà vita al suo primo progetto musicale, i Gretadieu e per chiarirsi le idee si prende un anno di riflessione e parte per l’Irlanda,
dove studia inglese e canta per le strade del centro di Dublino
Nel 2007 rientra in Italia e torna ad esibirsi con i Gretadieu con i quali scrive le sue prime canzoni e partecipa, vincendo, le selezioni regionali di Arezzo Wave, incidendo l’album Secret Trip. Subito dopo intensifica lo studio della tecnica vocale ed è ammessa al corso triennale di canto jazz al Conservatorio di Frosinone. Studia l’armonia, approfondisce lo scat e l’improvvisazione, riprende a studiare il pianoforte e tra un solo di Chet Bakere le scale modali, si ritaglia uno spazio per se’ ed inizia a scrivere le sue prime canzoni in italiano.
Alla fine del secondo anno di Conservatorio si trasferisce a Lisbona e studia con la cantante portoghese Maria Joao. Il confronto con questa eccellenza della musica internazionale sarà uno stimolo e una guida per definire il suo percorso di artista e di cantautrice. A Lisbona continua a comporre e si esibisce nei locali della città e tornata in Italia si laurea in Conservatorio proprio con una tesi sulla tecnica improvvisativa della cantante portoghese.
La strada ormai è intrapresa, continua a scrivere canzoni e arriva il tempo del suo primo disco da solista “Scusate se non mi sento all’altezza dell’idea che ho di me”.

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