





LE MONACELLE
via riscatto 9
Viaggi di Fantasia, una rassegna che accompagnerà i bambini e le loro famiglie attraverso una fantastica avventura alla scoperta del teatro. Sei appuntamenti, due al mese, per questa prima rassegna organizzata dal TeatroPAT e dalla Cooperativa Makera. Teatro d'attore, teatro d'ombra, pupazzi in gommapiuma, burattini e oggetti: Viaggi di Fantasia propone una eccezionale varietà di spettacoli per bambini dai 3 ai 12 anni.
Marzo 2018
Sabato 17 | Domenica 18
Teatro Potlach
DIRETTORI D'ORCHESTRA
teatro d'attore
età consigliata dai 3 anni
ore 18,00
ore 18,00
Marzo 2018
Domenica 25
TeatroPAT
NEL LABIRINTO DEL MONOTAURO
teatro d'attore e pupazzi
età consigliata dai 6 anni
ore 18,00
Aprile 2018
Domenica 8
TeatroPAT
COLORFUL
teatro di figura con pupazzi e attori
età consigliata dai 5 anni
ore 18,00
Aprile 2018
Domenica 29
Illoco Teatro
FANTASIA PORTAMI VIA
teatro d'attore
età consigliata dai 3 anni
ore 18,00
Maggio 2018
Domenica 6
Compagnia Granteatrino
GIOCAPINOCCHIO
teatro di figura con pupazzi e attori
età consigliata dai 3 anni
ore 18,00
Maggio 2018
Domenica 27
teatro d'attore e oggetti
età consigliata dai 6 anni
ore 18,00
Teatro delle Semenze
LUMEN
fiabe al lume di stelle

BIGLIETTO
SINGOLO
€ 6,00
BIGLIETTO
RIDOTTO
€ 5,00
per gruppi superiori alle 10 persone
il biglietto può essere acquistato il giorno stesso dello spettacolo al botteghino
è consigliabile prenotare prima

ABBONAMENTO
3 spettacoli | € 15,00
6 spettacoli | € 30,00
l'abbonamento può essere acquistato presso la sede del TeatroPAT, in via T. Tasso 30
oppure
presso Le Monacelle, in via Riscatto 9
dal 4 marzo al 15 Marzo
è consigliabile telefonare prima
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LE MONACELLE
la casa della rassegna
Le Monacelle è una struttura ricettiva ubicata nella parte più antica dei rioni Sassi di Matera, da un versante confina con il duomo della città e dall’altro versante si affaccia a strapiombo sulla gravina di Matera, un canyon scavato dall’acqua nell’altopiano della Murgia.
Un tempo, intorno al 1594, fu il ritrovo di una ventina di zitelle povere che vivevano “senza regola”, cioè senza prendere i voti e senza professione di fede, ma seguendo l’ordine delle claustrali e per questo venivano chiamate “monacelle”. A volere questo monastero fu il vescovo Scipione la Tolfa, su trasformazione di un vecchio conservatorio di Santa Maria della Pietà. Nel frattempo iniziarono ad entrare nel conservatorio anche le monache di buona famiglia e numerose nobildonne in ritiro spirituale. Si creò una nuova situazione economica che permise di fare dei lavori di ammodernamento. Nel 1730 fu edificata la nuova chiesa, ampliando l’esistente, e fu aperta una porta dall’esterno, sulla strada pubblica. Un piccolo gioiello con un altare in marmo e oro dono dei frati benedettini, della vicina Montescaglioso (attualmente è dedicata a San Giuseppe).




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