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PRIMA REGIONALE

Venere/Adone

da William Shakespeare

di e con Danilo Giuva

drammaturgia di Danilo Giuva e Annalisa Calice | regia e spazio Danilo Giuva | luci Cristian Allegrini | suono Francesco Curci | assistente alla regia Luca Mastrolitti | progetto grafico Silvia Rossini | consulenza artistica Valerio Peroni ed Alice Occhiali - Nordisk Teaterlaboratorium/Odin Teatret
con il contributo del Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora La Corte Ospitale” 2021, produzione Compagnia Licia Lanera in coproduzione con Teatri di Bari

Nel 2021 debutta lo spettacolo Venere/Adone, la seconda opera di cui Danilo Giuva è regista, interprete e la prima per la quale firma la drammaturgia insieme ad Annalisa Calice. Il testo di riferimento è il poemetto di Shakespeare – Venus and Adonis – pubblicato nel 1593 mentre a Londra infuria la peste ed i teatri sono chiusi. Il tema dell’amore è centrale e, attraverso il racconto del mito, le dinamiche relazionali tra i due protagonisti della composizione lirica shakespeariana - Venere, dea dell’amore e della bellezza, e Adone, giovane uomo vittima delle ossessioni amorose di lei - diventano spunto di ragionamento che Giuva, unico attore in scena, vestendo i panni di un docente, sviluppa con ironia e apparente sfrontatezza con il pubblico per connotare le due figure archetipiche e renderle terrene ericonoscibili.
Le cornici liriche di Shakespeare si fondono, dunque, al testo originale per raccontare un’esperienza privata che diviene universale biografico, attraverso il quale ragionare sulle difficoltà dell’esperienza amorosa, sulla questione identitaria e sull’articolata relazione tra amore/desiderio/forma/natura.
Compagnia Licia Lanera, credendo fortemente nella funzione sociale, politica ed educativa del teatro, vuole così dare il proprio contributo alla costruzione di una società consapevole. La genesi di questo lavoro giace, infatti, nell’urgenza di affrontare temi centrali nella formazione dell’individuo durante il periodo adolescenziale. La Compagnia ha accettato la sfida di produrre uno spettacolo che puntasse alla costruzione e all’alimentazione di un bagaglio emotivo, investigando e rimettendo al centro concetti come l’identità emotiva e sessuale, temi che rappresentano il tessuto su cui si formano e si manifestano opinioni, tendenze, giudizi, il punto di partenza per affrontare i grandi temi della vita. Per questa ragione è, questo uno spettacolo che si rivolge anche ad un pubblico adulto che ha alfabetizzato processi di crescita e si è scontrato con le esperienze di vita. Nella fase iniziale della creazione, l’artista ha incrociato l’immaginario di un pubblico adolescente grazie alla collaborazione con La Corte Ospitale attraverso la quale, nel gennaio 2021, Giuva ha
incontrato online gli studenti del Liceo Linguistico di Rubiera con i quali, mediante esercizi di lettura 
dei sonetti di Shakespeare e di scrittura automatica, ha esplorato concetti legati alla bellezza e all’identità.

Lo spettacolo è prodotto da Compagnia Licia Lanera in coproduzione con Teatri di Bari e ha debuttatonel 2021 al Festival Maggio all’infanzia

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